Prosegue anche nel 2023 il trend negativo relativo alle nascite in Italia: secondo i primi dati provvisori a gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. E’ quando ha dichiarato Istat che il 26 ottobre scorso ha pubblicato i dati del 2022: lo scorso anno le nascite sono state sotto quota 400mila, esattamente 393mila (-1,7%).
Il numero medio di figli per donna è sceso a 1,24, con una lieve flessione sul 2021 (1,25) mentre nel 2010 il numero medio di figli per donna aveva toccato il massimo relativo registrato nell’ultimo ventennio di 1,44.
Stabile a 31,6 l’età media alla nascita del primo figlio, 41,5% la percentuale di nascite fuori dal matrimonio che era 39,9% nel 2021.
L’Istat sottolinea che dal 2008, anno in cui il numero dei nati vivi ha registrato il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, i nati residenti in Italia sono sistematicamente diminuiti : la riduzione medio-annua ammonta a circa 13mila unità, quella relativa al 2,7%. Sono oltre 183mila nascite in meno (-31,8%) rispetto al 2008. Il calo delle nascite si deve anche ai mutamenti strutturali della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni: le donne di questa fascia d’età sono meno numerose di un tempo.
Negli ultimi anni si è attenuato anche l’effetto positivo sulle nascite determinato dalla popolazione straniera.
La diminuzione dei nati è comunque attribuibile per la quasi totalità al calo delle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (311.117 nel 2022, quasi 169mila in meno rispetto al 2008), soprattutto quelle all’interno del matrimonio, pari a 230.016, circa 10mila in meno rispetto al 2021 e 233mila in meno nel confronto con il 2008 (-50,3%).
Fermo restando che il 2022 è un anno di natalità decrescente, è aumentato il numero dei figli nati fuori dal matrimonio: sono 163.317 (+3,5mila sul 2021, quasi 50mila in più sul 2008), pari al 41,5% del totale, di cui il 35,0% con genitori che non sono mai stati coniugati e il 6,5% da coppie in cui almeno un genitore proviene da una precedente esperienza matrimoniale.
Dall’inizio del millennio la quota di nati fuori dal matrimonio sul totale dei nati è sistematicamente aumentata, guadagnando 33 punti percentuali. La quota più elevata di nati da genitori non coniugati si osserva nel Centro (48,7%), seguono Nord-ovest (42,4%) e Nord-est (42,3%)mentre al Sud si registra la quota più bassa (36,8%).