Tutti noi conosciamo l’applicazione TikTok, nata nel 2016 sotto nome di musical.ly, e attualmente, uno dei principali luoghi di incontro dei giovanissimi della Generazione Z. Ma una cosa di cui si parla ancora poco, riguardo questo social, è il suo inedito lato green. Infatti, anche TikTok ha deciso di seguire le orme intraprese da varie aziende e società nel mondo, lanciando messaggi di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità.
Si parla di “EcoToker” indicando con tale termine una comunità di 17 creators americani, con quasi mezzo milione di seguaci ognuno, che lavora giornalmente su tiktok creando contenuti video volti alla sensibilizzazione in merito a tematiche ambientali, che spaziano dagli effetti che il climate change ha sul nostro pianeta, fino ad arrivare a tematiche inerenti la riduzione degli sprechi alimentari e la gestione dei rifiuti.
I loro nomi sono Abbie, Alaina, Alex, Alyssa, Amea, Carissa, Casey, Caulin, Christine, Doria, Emily, Henry, Isaias, Kristy, Sabrina, Scot, e Zahra. Tra questi non vi sono unicamente giovani attivisti, bensì dei veri e propri professionisti affermati nel mondo del lavoro: geografi, avvocati ambientali, biologi e meteorologi.
Questo è sicuramente una grande novità per TikTok che, nonostante agli occhi di molti appaia ancora come un social goliardico e leggero, riesce a scardinare concezioni preconcette ponendosi sempre un passo avanti a tutti. E colpisce ancora di più come una comunità così giovane, fatta di ragazzi e ragazze, riesca a educare e trascinare la Generazione Z su una delle tematiche attualmente più importanti nel mondo del lavoro, in un mix di divertimento e informazione da non sottovalutare, attraverso dei video piacevoli, leggeri e divertenti con un tono of voice fresco e diretto, accompagnato da musica, quiz ed effetti mai banali.
Così facendo gli Ecotokers riescono ad abbattere le barriere sociali che portano i giovani a sentirsi sempre inadatti, a poter parlare di tematiche socialmente rilevanti, per paura di essere poco precisi o malinformati.
Noi del CRS continuiamo a seguirli. Fatelo anche voi 😉