Epson Italia, azienda operante nel settore tecnologico e facente parte della società giapponese “Seiko Epson Corporation”, ha ideato un nuovo progetto di upcycling che coinvolge direttamente il mondo della moda.
Il progetto, prende il nome di “Upcycling, la moda si fa sostenibile” e ha l’obiettivo di dimostrare il forte impegno di Epson nel campo della sostenibilità. Per upcycling s’intende il riutilizzo degli oggetti con l’idea di creare prodotti con maggiore qualità, molto diverso dal recycling che invece è il riciclo del prodotto. L’upcycling è ormai entrato in modo diretto nel mondo della moda, è il mezzo con cui unire creatività e sostenibilità in un connubio perfetto. Le aziende si stanno muovendo in questa direzione, con l’idea di farsi promotrici di questo cambiamento e mettendo a disposizione gli strumenti e le competenze necessarie affinché avvenga.
L’idea del progetto è di creare una stretta connessione tra moda, tecnologia e sostenibilità, in collaborazione con L’Accademia di Belle Arti Aldo Galli, IED Network con gli studenti del Master in “Tectile, Design, Innovation, Sustainability” che si sono occupati di ricreare dei capi usati e di personalizzarli per renderli unici.
Epson, con tutto ciò, ha creato un collegamento diretto tra scuola e mondo della moda. Nel progetto vediamo la giovane studentessa Atyia Hyder che ha partecipato presentando un antico metodo di stampa pakistano ed è così entrata nel programma Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite, che ha l’obiettivo di creare un collegamento diretto tra le case di moda e gli artigiani dei paesi in via di sviluppo.