In Italia i cittadini stanno adottando, progressivamente, comportamenti sostenibili in molti settori, dal cibo all’energia, tanto che i due terzi sono più propensi alla sostenibilità che alla “comodità” nei comportamenti quotidiani.
E’ quanto emerge da uno studio di EngageMinds Hub, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica di Cremona che fornisce una fotografia della società di «buona potenzialità» .
Per gli italiani è importante l’impatto della produzione alimentare sull’ambiente e sette italiani su dieci dichiarano di adottare comportamenti sostenibili, tra cui limitare lo spreco di cibo (l’89% del campione) e acquistare i prodotti di stagione ( l’80%). Lo studio evidenzia che le donne e i laureati sono più propensi ad adottare comportamenti alimentari sostenibili (il 77% e il 78%), così come le persone politicamente orientate a sinistra (79%). Diversa la posizione per quanto riguarda il consumo di carne: solo il 34% dichiara di limitarne il consumo.
Per quanto riguarda l’energia, il 92% spegne le luci quando esce da una stanza, l’89% chiude i rubinetti per non sprecare acqua, l’83% limita il riscaldamento e l’aria condizionata e l’80% spegne i dispositivi elettronici quando non in uso. I comportamenti virtuosi sono in aumento rispetto allo scorso anno, anche a seguito del conflitto Russo-Ucraino che ha causato un innalzamento dei costi energetici .
EngageMinds Hub spiega che in psicologia questo è un cosiddetto “teachable moment, un momento in cui le persone sono più propense ad un cambiamento comportamentale a fronte di eventi critici, come la guerra tra Ucraina e Russia e i fenomeni naturali dovuti ai cambiamenti climatici che ci toccano da vicino, come le alluvioni e i terremoti.
Il tema sui cui gli italiani si dimostrano più virtuosi è quello della raccolta differenziata, praticata dall’88% ;l’80% dei nostri concittadini fa manutenzione degli oggetti e il 73% li ripara ; il 67% acquista solo il necessario (67%).
Il 64% degli italiani non acquista plastica monouso e il 58% dei consumatori cerca di scegliere prodotti sfusi o con imballaggi riciclati. La metà degli italiani cerca anche di acquistare prodotti di brand sostenibili.
Sulla mobilità sostenibile invece solo un terzo degli italiani adotta comportamenti virtuosi: meno di un italiano su due si muove a piedi, in bici o con mezzi pubblici e solo il 16% usa servizi di car sharing, soprattutto i giovani (tra i 18 e i 34 anni sono il 28%, su una media nazionale del 16%)
Va ricordato che non è semplice adottare abitudini nuove a basso impatto: anche il prezzo dei prodotti sostenibili, ritenuto troppo alto per il 76% del campione, ostacola l’adozione di comportamenti virtuosi.