L’osservatorio Isole Sostenibili, Progetto promosso da Legambiente e
Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA), ha l’obiettivo di contribuire a raccontare quanto sta avvenendo nelle isole minori italiane nei settori dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti, della mobilità, e a stimolare con report, workshop, news e scambi di esperienze un’accelerazione nella spinta ad una transizione sostenibile di territori così delicati e affascinanti.
Il V° rapporto redatto, ha preso in esame diversi parametri per le 27 isole analizzate: dall’energia utilizzata, al consumo di suolo e all’edilizia, passando per la mobilità e la gestione dei rifiuti. In questo modo si è stabilito ora un indice che permette di stilare una classifica delle isole più sostenibili.
In linea generale, in Italia la strada per raggiungere un livello soddisfacente di sostenibilità per gli ecosistemi delle piccole isole è ancora lunga, considerato che l’indice di sostenibilità medio è del 40%. e diversi sono gli obiettivi che richiedono interventi concreti tempestivi. In primis l’arresto del consumo di suolo, perché edificare nuove strutture diminuisce la resilienza di questi territori anche di fronte a eventi metereologici estremi ( nelle piccole isole dal 2010 al maggio 2023 sono stati ben 14).
La gestione dei rifiuti ha bisogno di un modello basato sulle cosiddette 4R (riduci, riusa, ricicla e recupera); mentre l’efficientamento delle reti idriche deve favorire anche il recupero delle acque piovane; servono misure per ridurre gli impatti della mobilità, con la diffusione crescente di zone pedonali e la limitazione della circolazione delle auto.
Anche i flussi turistici eccessivi in periodi di tempo troppo concentrati mettono a rischio il patrimonio ecologico e sostenibile delle piccole isole.
Al momento, alcune isole minori sono più avanti in determinati parametri rispetto ad altre. Per esempio, Capri è l’isola con il più basso tasso di motorizzazione seguita da Procida, Ponza e Ventotene, mentre sul fronte dell’energia rinnovabile, e in particolare del fotovoltaico, sul podio troviamo Ischia, l’Elba e le isole sarde di Sant’Antioco e San Pietro che sono anche ai primi due posti per quanto riguarda il tema della raccolta differenziata, seguite dalle isole Egadi .
Le isole Tremiti sono invece l’arcipelago dove la dispersione idrica è più contenuta, mentre Ponza e Ventotene quelle dove l’aumento di consumo di suolo si è praticamente azzerato nel periodo 2006-2021.
La classifica generale, basata sull’indice di sostenibilità medio quest’anno vede al primo posto le isole Tremiti, con un indice di sostenibilità medio del 53%, mentre al secondo posto, si piazzano ex aequo le Eolie, le Pelagie e le Egadi con una sostenibilità del 49%.
Il bronzo va a capria, con un indice medio del 46%.
Per saperne di più e leggere il rapporto completo: https://www.isolesostenibili.it