Mattel ha presentato la versione Barbie con fattezze di una persona affetta da Sindrome di Down: fa parte della linea “Fashionistas” che offre ai bambini diverse rappresentazioni della bellezza e combatte i pregiudizi sulle disabilità fisiche e comprende già le bambole con una gamba con protesi, con apparecchi acustici, su sdeia a rotelle e con vitilgine.
Il progetto è stato curato in collaborazione con la National Down Syndrome Society che ha affermato come la nuova bambola sia un “enorme passo avanti per l’inclusione.” Kandi Pickard, presidente e CEO di NDSS ha dichiarato “Questo significa molto per la nostra comunità, che per la prima volta può giocare con una bambola Barbie che ci assomiglia”.
La nuova Barbie è studiata in ogni dettaglio: sui suoi palmi c’è una singola linea, caratteristica spesso associata alla sindrome di Down ; indossa un plantare rosa alla caviglia, abbinato al suo vestito con farfalle e fiori gialli e blu, che sono simboli e colori associati alla consapevolezza della sindrome di Down. Le sue scarpe da ginnastica poi hanno la cerniera, per meglio rappresentare alcune difficoltà a cui vanno incontro i bambini affetti da questa sindrome. Inoltre indossa una collana molto significativa: ha un ciondolo rosa con il simbolo che unisce la comunità della sindrome di Down, un disegno che rappresenta le tre copie del 21esimo cromosoma, responsabile delle caratteristiche associate alla sindrome di Down.
Mattel è stata a lungo criticata per aver mostrato alle ragazze un’immagine di femminilità con proporzioni irrealistiche. L’azienda ha quindi adottato un approccio più inclusivo e rappresentativo di ogni fisicità, tanto che Barbie attualmente propone quattro tipi di corpo e sette tonalità della pelle, con 22 colori degli occhi e 24 acconciature e ora la sua evoluzione continua con “Barbie Fashionistas”, la cui ultima rappresentante è stata studiata anche da un medico, al fine di introdurre un nuovo viso dalla forma più rotonda, orecchie più piccole, naso più piatto, occhi leggermente obliqui e a forma di mandorla e un nuovo corpo dalla struttura più piccola e busto più lungo.
“Il gioco con le bambole al di fuori dell’esperienza vissuta da un bambino può insegnare a capire e creare un maggiore senso di empatia… Siamo orgogliosi di presentare una bambola Barbie con la sindrome di Down per riflettere meglio il mondo che ci circonda e promuovere il nostro impegno nel celebrare l’inclusione attraverso il gioco”, ha affermato in una nota Lisa McKnight, vicepresidente esecutivo di Mattel. “Con questa bambola si vuole “contrastare lo stigma sociale attraverso il gioco”. “Il nostro obiettivo – ha specificato la McKnight- è consentire a tutti i bambini di vedersi in Barbie, incoraggiandoli anche a giocare con bambole che non assomigliano a loro”.
Dopo che la Mattel era stata a lungo criticata per aver mostrato alle ragazze un’ immagine di femminilità con proporzioni irrealistiche, l’azienda ha adottato un approccio più inclusivo e rappresentativo di ogni fisicità.
Barbie attualmente propone quattro tipi di corpo e sette tonalità della pelle, con 22 colori degli occhi e 24 acconciature e ora la sua evoluzione continua con “Barbie Fashionistas”, la cui ultima rappresentante è stata studiata anche da un medico, al fine di introdurre un nuovo viso dalla forma più rotonda, orecchie più piccole, naso più piatto, occhi leggermente obliqui e a forma di mandorla e un nuovo corpo dalla struttura più piccola e busto più lungo.
La nuova Barbie è studiata in ogni dettaglio: suoi suoi palmi c’è una singola linea, caratteristica spesso associata alla sindrome di Down secondo la Mattel, indossa un plantare rosa alla caviglia, abbinato al suo vestito con farfalle e fiori gialli e blu, che sono simboli e colori associati alla consapevolezza della sindrome di Down. Le sue scarpe da ginnastica poi hanno la cerniera, per meglio rappresentare alcune difficoltà a cui vanno incontro i bambini affetti da questa sindrome.
“Il gioco con le bambole al di fuori dell’esperienza vissuta da un bambino può insegnare a capire e creare un maggiore senso di empatia… Siamo orgogliosi di presentare una bambola Barbie con la sindrome di Down per riflettere meglio il mondo che ci circonda e promuovere il nostro impegno nel celebrare l’inclusione attraverso il gioco”, ha affermato in una nota Lisa McKnight, vicepresidente esecutivo di Mattel e responsabile globale di barbie e bambole, che ha dichiarato che con questa bambola si vuole “contrastare lo stigma sociale attraverso il gioco”. “Il nostro obiettivo – ha specificato la McKnight- è consentire a tutti i bambini di vedersi in Barbie, incoraggiandoli anche a giocare con bambole che non assomigliano a loro”.