HomeNEWSSostenibilitàNazena, la start up di economia circolare che recupera gli scarti tessili

Nazena, la start up di economia circolare che recupera gli scarti tessili

Dagli scarti della produzione tessile nascono oggetti nuovi: l’upcycling di Nazena, la start up italiana tra le candidate alla finale del Green Alley Award 2021-2022

Nazena, fondata a Vicenza da Giulia De Rossi, trasforma gli scarti tessili in accessori, packaging e pezzi di arredamento, mettendo in atto un processo di upcycling, il riutilizzo da cui nasce un prodotto di maggiore qualità, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità.

La start up lavora interfacciandosi con le aziende tessili e proponendo loro la gestione degli scarti di produzione a cui da una nuova vita, il prodotto brevettato da cui prendono vita nuovi oggetti, è composto per il 90% da scarti tessili e per il 10% da collanti naturali, vengono così realizzati mobili, oggetti di arredamento e accessori.

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“Crediamo fortemente che ogni oggetto e ogni materiale possa avere una seconda vita, o meglio, un ciclo di vita infinito, perché al termine del suo uso può sempre essere trasformato in altro e riutilizzato nella sua nuova veste e funzione” dice De Rossi.

L’obiettivo di Nazena è quello di ridurre gli sprechi dati dalla sovraproduzione e dal sovraconsumo, facendosi esempio di quanto si possa recuperare in natura senza attingere a risorse nuove: l’azienda con un Kg di tessuti recuperati riesce a risparmiare, cioè a non emettere, 3,76 kg di CO2.

E’ infatti proprio attraverso progetti come questo che si può abbassare l’impatto dell’industria tessile che ad oggi è ancora la seconda più inquinante al mondo, sia dal punto di vista della produzione che dello smaltimento, è responsabile di circa il 10% delle emissioni di CO2 nel mondo

La start up nata del 2019 ha già riscosso diversi riconoscimenti e quest’anno è una delle tre realtà italiane arrivate tra i 20 finalisti del Green Alley Award 2021-2022, il contest dedicato alle start europee che lavorano sulla sostenibilità, promuovendo il riciclo e il riuso dei materiali, promosso da Landbell Group e sostenuto dal consorzio ERP Italia, uno dei principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro che si fanno carico su tutto il territorio nazionale della gestione a norma dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori.

“La nostra iniziativa ha riscosso parecchio successo – commenta la fondatrice – ora vogliamo allargare la nostra base clienti e crediamo che un contest come il Green Alley Award sia una grande opportunità in quanto garantisce visibilità e fa da booster ai progetti meritevoli”. 

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