HomeNEWSEventiOne Ocean Summit: il progetto internazionale per la difesa degli oceani

One Ocean Summit: il progetto internazionale per la difesa degli oceani

Il vertice di Brest promosso dall’Unione Europea per proteggere gli oceani da inquinamento, pesca illegale e distruzione delle biodiversità marine

Il meeting One Ocean Summit si è svolto a Brest, in Francia, con l’obiettivo da parte della comunità internazionale di intraprendere azioni concrete per preservare gli oceani. Organizzato dalla Presidenza francese del Consiglio Europeo, con il sostegno delle Nazioni Unite, il vertice è uno degli eventi più importanti nell’ambito dell’Ocean Decade (2021-2030), il piano decennale delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile, istituito nel 2017 dalla Commissione Oceanica Intergovernativa dell’UNESCO.

Le istituzioni europee hanno ribadito durante il summit il loro impegno nella lotta alla salvaguardia del mare, Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione, ha detto che l’Europa quale potenza marittima può dare un contributo enorme alla protezione degli oceani ed ha presentato diverse iniziative: protezione delle biodiversità marinelotta all’inquinamentotrasporti marittimi a zero emissioni entro il 2050, auspicando la firma di un trattato entro il 2022.

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Importante la decisione di creare una coalizione internazionale per proteggere le biodiversità in alto mare, nelle zone non soggette a giurisdizione nazionale, queste aree costituiscono circa il 95% degli oceani e sono sempre più minacciate dall’inquinamento e l’eccessivo sfruttamento delle risorse. Si continuerà a combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, promuovendone la lotta nei Paesi di tutto il mondo e impedendo che prodotti provenienti da pesca illegale entrino nei paesi UE, insieme al finanziamento di programmi per la pesca sostenibile.

La lotta all’inquinamento passa soprattutto attraverso la riduzione della plastica negli oceani. La direttiva UE 2021 sulla plastica monouso, che stabilisce la sua graduale eliminazione, rappresenta una tappa verso l’eliminazione dei rifiuti in mare.

In questo ambito tra gli impegni emersi dal summit quello della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo che, insieme alla Banca europea per gli investimenti, guiderà l’iniziativa “Oceani Puliti” con l’obiettivo di ridurre i 9 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono negli oceani, attraverso l’investimento di 4 milioni di euro entro il 2025.

Sul versante dei trasporti marittimi mentre gli armatori europei si impegnano a ridurre le emissioni e gli scarichi, l’UE conduce i negoziati con l’Organizzazione Marittima Internazionale per il raggiungimento di trasporti marittimi a emissioni zero entro il 2050.

Ruolo importante nella protezione degli oceani viene attribuito anche alla scienza e alla tecnologia: con la missione di ricerca “Restor our Oceann and Waters by 2030”, l’UE vuole sostenere progetti innovativi per la protezione del suo spazio marittimo, il ripristino degli ecosistemi, la diminuzione dei rifiuti di plastica in mare, la promozione di un’economia blu circolare.

Inoltre con la piattaforma European Digital Twin Ocean anche le tecnologie informatiche verranno impiegate per il monitoraggio e la protezione degli oceani.

Il vertice di Brest è stato il primo di una serie di negoziati internazionali per la protezione degli oceani che continueranno durante il 2022, per concludersi a marzo del prossimo anno con il summit di New York.

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