HomeNEWSSostenibilitàOrto Bioattivo: agricoltura sostenibile vicino ai centri urbani

Orto Bioattivo: agricoltura sostenibile vicino ai centri urbani

Un’agricoltura rigenerativa e sostenibile che produce cibi nutraceutici e non impatta sull’ambiente

Il progetto è dell’agronomo Andrea Battiata che, dopo anni di studi e sperimentazioni, ha realizzato sulle colline intorno a Firenze l’orto bioattivo, per un’agricoltura sostenibile senza inquinamento ambientale e sfruttamento del terreno.

Il modello dell’orto bioattivo si rifà alle foreste pluviali, osservate in Brasile da Battiata, dove il suolo è ricco di fermentazioni, si è voluto ricreare quel particolare terreno attraverso un compost di micro-organismi, foglie, concime naturale da fermentazione di altre piante, lombrichi e sabbia vulcanica proveniente dalla Maremma, sperimentando che questa composizione aumenta in modo esponenziale fertilità e resa.

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terreni non richiedono aratura né zappatura, non vengono compattati per far sì che i microsistemi del sottosuolo abbiano la giusta areazione e non si concimano, la fertilizzazione avviene tramite una copertura organica permanente, rami di bosco frammentati che arricchiscono il suolo trattenendo l’acqua, l’orto non richiede così frequenti irrigature. 

L’orto bioattivo consente di ottenere frutta e verdura molto più saporita e nutriente di quella ottenuta dall’agricoltura intensiva, con concentrazioni maggiori di calcio, potassio, fosforo e zinco inoltre, dal punto di vista della produttività, si riesce ad avere una produzione più alta rispetto all’agricoltura bio tradizionale.

Battiata con il suo orto bioattivo promuove un’agricoltura rigenerativa, senza inquinamento di terra e acqua, che studia i cicli bioenergetici della fertilità naturale ricreando l’ecosistema che esiste in natura. Rigenera il terreno e lo riporta alla sua condizione naturale, quella che si può trovare nei boschi, producendo così cibo in armonia con la natura e le stagioni.

L’obiettivo è cambiare il sistema alimentare urbanoriappropriandosi delle terre coltivabili vicino le città per produrre cibo bioattivo-nutraceutico: con più vitamine, sali minerali e antiossidanti.

Riunendo le migliori tecniche agronomiche e dopo studi e sperimentazioni sul campo, anche con il coinvolgimento di diverse università, in primis quella di Firenze, si è arrivati a coltivazioni di successo e un modello che si sta espandendo in diverse parti d’Italia.

Gli acquirenti che si avvalgono dei prodotti dell’orto bioattivo possono scegliere il peso della cassetta di frutta e verdura e il ritiro, ogni settimana o ogni 2, i prodotti si possono recuperare in diversi punti di distribuzione, sistema studiato per ridurre al minimo l’impatto della distribuzioneabbattendo le emissioni e rendendo sostenibile l’intera filiera.

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