HomeNEWSDati e tendenzeOsservatorio Civic Brands: gli italiani sempre più attenti all’impatto sociale dei marchi

Osservatorio Civic Brands: gli italiani sempre più attenti all’impatto sociale dei marchi

Presentati a Milano i risultati dell’ultima indagine

L’Osservatorio Civic Brands è il progetto editoriale e di ricerca nato nel 2019 dalla collaborazione tra Ipsos e Paolo Iabichino, che si pone nell’indagare l’impatto sociale delle marche in Italia.

In questi ultimi anni, l’Osservatorio Civic Brands ha registrato una profonda trasformazione nel rapporto tra le aziende e consumatori ed è emerso che questi chiedono sempre più al mondo delle imprese di uscire da una logica legata unicamente al profitto e di essere più attenta al benessere della società. Queste richieste si fanno ancora più insistenti in un momento di forte difficoltà e incertezza come quello attuale e dall’ultima indagine svolta a dicembre 2022, i dati mostrano come il 56% degli intervistati dichiara di essere attento ai comportamenti in ambito sociale, culturale o politico da parte delle aziende.

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Inoltre, in un periodo come quello attuale, caratterizzato dal caro vita, l’attivismo di brand si dovrebbe tradurre in un supporto tangibile al consumo, ovvero in un aiuto reale ed economico. Il 79%, infatti, ritiene che marche e aziende, dovrebbero agire principalmente per contribuire a porre un freno al continuo incremento dei prezzi.  Vicinanza e fiducia sono le richieste che emergono dall’analisi Ipsos.

Rispetto ai dati raccolti nel 2021, si registra un aumento delle persone che dichiarano di non credere all’impegno delle marche in ambito sociale, culturale o politico. Secondo il 56% dei consumatori, troppo spesso, le dichiarazioni di impegno da parte delle aziende solo come un modo per lavarsi la coscienza (5% in più rispetto al 2021), mentre il 51% – 7% in più rispetto allo scorso anno- pensa che in fondo l’unico interesse reale delle aziende è e rimane il profitto.

E’ importante sottolineare che quasi la metà delle persone intervistate (47%) dichiara di avere addirittura smesso di comprare alcuni prodotti o servizi di marche e aziende perché deluso dal loro comportamento in ambito sociale, culturale o politico, percentuale leggermente in crescita rispetto alla scorsa rilevazione (3 %in più). Questo significa che per le aziende è  fondamentale procedere raccogliendo questa richiesta e agendo per il bene collettivo, cosa che richiede impegno, costanza e soprattutto trasparenza e dialogo con tutti gli interlocutori, siano essi istituzionali che singole comunità di individui.

L’indagine è stata presentata durante l’evento No Purpose, No Party, dove sono intervenuti molti dei brand che si sono contraddistinti proprio per il loro impegno di marca, come: Ikea, Altromercato, Fondazione Conad, innocent drinks, Almo Nature, Too Good To Go, Enel X.

L’evento  è stato anche l’occasione per presentare la nuova stagione di “2030: 20 brand in 30 minuti”, il progetto spin-off dell’Osservatorio Civic Brands creato per raccontare il civismo di marca attraverso la voce diretta delle aziende.

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