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Reddito alimentare, firmato il decreto per aiutare chi vive in povertà e per contrastare lo spreco di cibo

Cibo invenduto gratis ai poveri

Sono state definite le modalità attuative e come destinare le risorse finanziarie (1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni annui dal 2024) integrative di quelle già previste dal Programma Nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027”

Il ministero del Lavoro ha infatti comunicato che la ministra Marina Calderone ha firmato il decreto attuativo del reddito alimentare, il 78/2023 che stabilisce i presupposti per la sperimentazione triennale della misura, un sostegno in più per chi è in situazioni di povertà assoluta e per combattere lo spreco di cibo. Il provvedimento è ora al vaglio della Corte dei conti. Una volta ottenuto il via libera della magistratura contabile, scatterà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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La sperimentazione verrà attuata presso alcuni comuni capoluogo di città metropolitana individuati in Conferenza Unificata e durerà tre anni. I prodotti invenduti dei negozi – perché non idonei alla vendita a causa di confezioni rovinate o prossime alla scadenza – saranno distribuiti gratuitamente sotto forma di pacchi alimentari, anche attraverso gli enti del Terzo settore.

I destinatari delle misure previste dal Decreto devono  essere iscritti nell’Anagrafe della popolazione residente (anagrafe comunale), coloro che vivono in condizioni di povertà assoluta, che verranno identificati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane, dove la sperimentazione è stata avviata, a seguito di apposito accordo in Conferenza Unificata Stato Regioni. 

La misura prevede anche un contributo economico per nucleo familiare di importo complessivo pari a 382,50 euro, erogato attraverso una Carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay.

Le carte, assegnabili in numero complessivo pari a 1.300.000, sono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio, sono nominative e rese operative a partire da luglio 2023. Il primo pagamento deve essere effettuato entro il 15 settembre 2023 , pena la non fruibilità delle carte e la conseguente decadenza del beneficio.

Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità (indicati nell’allegato 1 del decreto interministeriale), con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, aderenti ad apposita convenzione (articolo 10 del decreto interministeriale).

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