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“Si può dire cancro!”: la campagna di Pfizer Oncologia Italia e The Jackal per chiamare la malattia con il suo nome

"Si può dire Cancro!" coniuga intrattenimento e divulgazione scientifica per aiutare ad affrontare la malattia

Pfizer Oncologia Italia e The Jackal insieme nella campagna video “Si può dire cancro!” per spezzare il tabù legato al cancro e l’imbarazzo di chiamare la malattia con il suo nome, che spesso si sostituisce con definizioni più generiche, come “lotta”, “battaglia” o “brutto male”.

Il progetto mira ad offrire supporto e vicinanza ai malati oncologici ed ai loro familiari, soprattutto in un momento come questo in cui, a causa della pandemia, i pazienti rischiano ulteriore isolamento.

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La campagna “Si può dire cancro!” è composta da 4 video, due usciti lo scorso novembre e gli altri due a dicembre, in cui i The Jackal sono affiancati fa quattro esperti che danno indicazioni sulla malattia, nel primo video viene intervistata la psico-oncologa Gabriella Di Benedetta, che spiega come sia importante chiamare la malattia col suo nome per normalizzarla ed affrontarla senza sostiturla con parole che evochino scenari di guerra, “le parole che utilizziamo sono importanti perché la malattia è un aspetto della vita, ma non è la vita”.

Nel secondo video Valentina Vecellio, istruttrice certificata del movimento per pazienti oncologici, parla dell’importanza dei benefici che il movimento apporta ai malati, in questo periodo di pandemia con la riduzione delle occasioni di potersi muovere all’aperto ai pazienti sono stati inviati video con lezioni specifiche da seguire, “perché attraverso lo sport e l’attività fisica si partecipa attivamente al processo di guarigione”.

Nel terzo video, con la dottoressa Adriana Carotenuto, biologa nutrizionista, si parla dell’importanza dell’alimentazione per la cura ma anche la prevenzione del cancro. Dando indicazioni utili su cosa mangiare e cosa evitare, attraverso il video si scopre come l’alimentazione non sia penalizzata, ma bensì ricca di cibi nutrienti, tra cui frutta verdura yogurt e legumi.

Nel quarto video interviene l’esperta Antonietta Rozzi, presidente Sarva Yoga International, e racconta come lo yoga a trovare risorse nuove per gestire le emozioni “lo yoga risveglia le energie potenti che abbiamo in noi per far fronte a diverse situazioni di disagio, lo yoga è infatti una scienza che armonizza il piano fisico con il piano psichico dando quindi diverse risorse per gestire la sfera emozionale, fortemente coinvolta nei pazienti oncologici”.

Secondo Alberto Stanzione, direttore oncologia di Pfizer in Italia “È importante abbandonare i clichè tradizionalmete utilizzatinella comunicazione relativa a quetsi temi e trovare nuove modalità che con un linguaggio apparentemente sopra le righe, sia in grado di trasmettere messaggi finalizzati ad una gestione quanto più serena della convivenza con la malattia”.

In ogni video della campagna il filo conduttore è la normalizzazione dell’uso della parola cancro e bene ci riesce grazie all’interpretazione dei The Jackal che riescono a sdrammatizzare con intelligenza l’argomento trattato.

“Spesso ci è capitato di lavorare a campagne di comunicazione istituzionale – commenta Vincenzo Piscopo, Head of branded content & originals di Ciaopeople – questa volta ci sembrava davvero complicato, ma abbiamo fortemente voluto accettare la sfida, l’insight che viene sviluppato all’interno dei contenuti parte da una presa di coscienza, ovvero voler affrontare la malattia e gli ostacoli fisici e psichici che pone”. 

Da qui nascono i quattro video della campagna “Si può dire cancro”, per coniugare divulgazione scientifica e intrattenimento.

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