In casa Slow Food c’è una nuova realtà: Slow Wine Coalition, una rete mondiale di tutti i protagonisti della filiera vitivinicola riuniti dalla volontà di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne.
La Slow Wine Coalition si riconosce nel “Manifesto Slow Food per il vino buono pulito e giusto”, presentato a Bologna nel 2020, nel quale si fissano i punti cardine per gli addetti ai lavori: le cantine devono coltivare almeno il 70% delle uve utilizzate per la produzione dei vini, non devono usare concimi e diserbanti provenienti dalla chimica di sintesi, l’utilizzo delle risorse ambientali per la produzione del vino deve essere cosciente e sostenibile, gli edifici aziendali devono rispettare il paesaggio, si auspica che la cantina collabori con l’intera comunità agricola in un percorso di crescita reciproca, il vignaiolo sostenibile deve incoraggiare la biodiversità alternando i vigneti con aree boscate, inerbando il suolo, preservando la fauna e gli insetti e utilizzando insetticidi ammessi in agricoltura biologica qualora si renda necessario.
Gli obiettivi di Slow Wine Coalition sono quelli di operare nella protezione delle biodiversità, rispettando il terreno ed eliminando gli inquinanti, senza dimenticare di tutelare l’integrità del terrotorio in cui l’azienda vitivinicola sorge e anzi valorizzandola anche attraverso un turismo attento all’ecologia, lavorando inoltre perché le cantine diventino luoghi di integrazione tra chi ci lavora e gli abitanti della comunità, creando uno scambio e un arricchimento sociale.
Ci sono già aziende virtuose nel settore che adottano sistemi di coltivazione sostenibili, ma non possono rimanere realtà circoscritte ecco perchè una rete mondiale che riunisca tutti gli operatori della filiera diventa occasione di confronto, crescita e sviluppo.
E la prossima occasione d’incontro, primo grande meeting di Slow Wine Coalition, sarà a Bologna, dal 27 al 29 marzo prossimo, in occasione della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere e Slow Food, con la collaborazione di Società Exellence e la partecipazione di FederBio.
Saranno presenti oltre 700 cantine provenienti da tutt’Italia e centinaia di aziende estere, dal Regno Unito all’Argentina, dalla Spagna al Sud Africa, ci saranno oltre 4000 etichette di vino da ogni parte del mondo che si uniscono ai principi del “Manifesto per il vino buono pulito e giusto”. Un punto di partenza per tracciare un cambiamento nel mondo vitivinicolo che guardi al futuro della viticoltura nell’unica ottica possibile, quella della sostenibilità.