E’ giunto alla 14esima edizione il concorso The Environmental Photographer of the Year, che ogni anno racconta attraverso le immagini le conseguenze della crisi climatica in atto, con obiettivo di ispirare a vivere in modo più sostenibile.
Il concorso è organizzato da Ciwem, ente benefico per la gestione dell’ambiente e dell’acqua, e da WaterBear, piattaforma di streaming gratuita dedicata all’ambiente, ed è composto da sette categorie, i cui vincitori sono stati annunciati quest’anno nel corso della COP26.
The Environmental Photographer of the Year ha ricevuto in questa edizione, da fotografi professionisti e non, quasi 7000 fotografie da oltre 119 Paesi: attraverso queste immagini si ripercorrono tutte le catastrofi che la crisi climatica scatena, ma si celebra anche la resilienza dell’uomo e la capacità dell’umanità di sopravvivere e innovare.
Quest’anno lo spagnolo Antonio Aragón Renuncio si è aggiudicato il premio per la categoria miglior fotografo ambientale 2021, con la sua foto dal titolo “The rising tide sons” (I figli della marea crescente), che mostra un bambino mentre dorme nella sua casa distrutta dall’erosione costiera, sulla spiaggia di Afiadenyigba in Ghana.
La foto accende i riflettori sull’innalzamento del livello del mare nei Paesi dell’Africa occidentale, fenomeno che ha costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case.

Nella categoria giovane fotografo ambientale dell’anno, il premio è stato assegnato ad Amaan Ali, dall’India, per il suo lavoro intitolato “Inferno” che mostra un ragazzo che combatte gli incendi di superficie in una foresta vicino alla sua casa, a Yamuna Ghat, New Delhi.

Nella Categoria acqua e sicurezza vince Sandipani Chattopadhyay con la foto “The Green Barrier”, in India le stagioni monsoniche e la siccità causano la fioritura delle alghe sul fiume Damodar, che impediscono la penetrazione della luce e l’assorbimento dell’ossigeno per gli organismi viventi sottostanti, con un impatto sulla salute umana e gli abitat dell’area.

Nella categoria azioni per il clima vince Kevin Ochieng Onyango, con la foto “The last breath”, scattata a Nairobi, in Kenia, si vede un ragazzo che respira attraverso una maschera collegata da una cannuccia ad una piantina avvolta in un sacchetto, mentre alle sue spalle incombe una tempesta di sabbia.

Nella categoria ambienti del futuro va all’italiano Michele Lapini con la fotografia “Flood”, mostra una casa, nei pressi di Modena, sommersa dall’esondazione del fiume Panaro, nella Pianura Padana, a causa delle forti piogge e dello scioglimento della neve.

Nella categoria città sostenibili vince Simone Tramonte con la foto “Photobioreactor”, che ritrae un fotobioreattore presso le strutture Algalif, a Reykjanesbaer, in Islanda. L’impianto produce astaxantina sostenibile da microalghe. L’Islanda è passata da combustibili fossili al 100% di utilizzo di energia e calore da fonti rinnovabili.

Infine nella categoria premio resilienza, trionfa Ashraful Islam con la fotografia “Survive for alive”, scattata a Noakhali, in Bangladesh. Nella foto un gregge di pecore cerca erba nel terreno arso e spaccato dalla siccità.

Immagini da: epoty.org