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Unicef : in America Latina e nei Caraibi un migrante  su quattro è un bambino

Il 91% dei minori migranti ha 11 anni

Secondo il Child Alert dell’Unicef lanciato ieri, in America Latina, nei Caraibi i bambini stanno migrando in numeri record e ora rappresentano la più alta percentuale di popolazione migrante rispetto ad altre regioni del mondo. “In tutto il mondo, i bambini – viene spiegato in una nota – rappresentano il 13% della popolazione migrante, ma in queste regioni, circa una persona su quattro in movimento (25%) è un bambino”, in aumento rispetto al 19% del 2019

“Sempre più spesso – prosegue la nota – sono i bambini più piccoli a intraprendere questi viaggi pericolosi, con i minori di 11 anni che ora rappresentano fino al 91% di tutti i bambini in movimento in alcuni punti di transito chiave. Questa nuova realtà pone delle sfide alle politiche migratorie nazionali e alle risposte umanitarie nei Paesi di origine, transito e destinazione”.

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“Un numero record di bambini – sottolinea l’Unicef – si sta spostando attraverso tre principali rotte migratorie in America Latina e nei Caraibi: attraverso la giungla del Darién tra la Colombia e Panama, la migrazione in uscita dal Sud America e nei punti chiave di transito nell’America centrale settentrionale e in Messico. La natura della migrazione in America Latina e nella regione dei Caraibi è cambiata radicalmente nell’ultimo decennio”.


“La violenza delle gang, l’instabilità, la povertà e gli eventi legati al clima stanno colpendo in modo allarmante la regione e spingendo sempre più bambini ad abbandonare le loro case”, ha dichiarato il direttore dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi, Garry Conille. “Sempre più bambini migrano, in età sempre più giovane, spesso da soli e provenienti da diversi Paesi d’origine, anche dall’Africa e dall’Asia. Quando attraversano diversi Paesi e talvolta l’intera regione, malattie e ferite, separazioni familiari e abusi possono turbare il loro viaggio e, anche se arrivano a destinazione, il loro futuro rimane spesso a rischio”.

Nel 2021, almeno 29mila bambini hanno compiuto la pericolosa traversata del Darie’n  e  si stima che 40mila minori abbiano affrontato la traversata nel 2022 e più di 60.000 abbiano attraversato la giungla del Darie’n nei primi otto mesi del 2023, la metà dei quali di età inferiore ai cinque anni, rendendolo l’anno con il maggior numero di attraversamenti di bambini mai registrato.

Nel frattempo, è aumentato anche il numero di bambini rifugiati e migranti fermati al confine meridionale degli Stati Uniti. La “United States Customs” and Border Protection (CBP) ha registrato più di 149mila attraversamenti di minori nel 2021 e più di 155mila nel 2022. Secondo la CBP, nei primi sette mesi del 2023 sono entrati nel Paese più di 83mila bambini

“Le dimensioni senza precedenti della crisi migratoria dei bambini in America Latina e nei Caraibi richiedono urgentemente una risposta umanitaria più forte e l’espansione di percorsi migratori sicuri e regolari per i bambini e le famiglie, per aiutare a proteggere i loro diritti e il loro futuro, indipendentemente dalla loro provenienza”, ha concluso Conille. 

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