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Vintage Gala, in Ghana la moda di seconda mano che arriva dall’occidente per opporsi al fast fashion

Una rivoluzione che parte dai giovani di Accra

Il settore della moda è da tempo indicato come molto dannoso per l’ambiente, essendo l’industria tessile tra le più inquinanti in assoluto, che causa grande spreco di energia, acqua e risorse non rinnovabili.

Un gruppo di ragazzi e ragazze appassionati di vintage ad Accra, capitale del Ghana, si oppone all’industria globale della moda con gli acquisti di abiti di seconda mano provenienti dal mondo occidentale.

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Si chiama Vintage Gala ed è un movimento che sta attirando sempre più giovani.

Dai mercati occidentali, giacche, camicie, felpe, scarpe dei brand più conosciuti, ma anche felpe e jeans, arrivano a Kantamanto di Accra, uno dei più grandi mercati di abbigliamento in Africa, dove vengono vendute a peso le balle di abiti usati. Sono circa 15 milioni i capi di abbigliamento usati che ogni settimana arrivano dai paesi occidentali e dalla Cina, scaricati alla rinfusa e a bassissimo prezzo. Di questi, il 40% è salvato dalle enormi discariche urbane grazie ai fondatori del Vintage Gala – Prince Quist e James Edem Doe Darty-che, recuperati i capi, li rivendono nel loro coloratissimo mercato.

Fonte Instagram

“L’idea è quella di ispirare tutti a non buttare abiti vintage perché i prodotti di seconda mano non sono roba di seconda classe”, ha detto Dartey alla Reuters: “Acquistare vintage rende il riciclo migliore. Se indossi vestiti che sono stati fatti in passato stai aiutando l’ambiente non usando materie prime”.

Anche in Europa i giovani si stanno avvicinando al mondo del vintage, anche grazie ad app che consentono di acquistare e vendere in tutto il mondo i propri capi che non si utilizzano più. 

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